Sarà la tragedia "Julius Caesar - Giulio Cesare", di William Shakespeare, regia di Andrea Baracco della Compagnia Itermini, a rappresentare l'Italia al "Globe to Globe festival" di Londra, diretto da Dominic Dromgoole, in programma dal 21 aprile al 9 giugno 2012.
La Compagnia “I Termini” di Roma (nata nel gennaio 2002 all'interno dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico", intorno alla figura di Andrea Baracco e in collaborazione con Giandomenico Cupaiolo e Roberto Manzi) metterà infatti in scena agli inizi di maggio il "Giulio Cesare" del bardo inglese in lingua italiana, adattato da Vincenzo Manna e dallo stesso regista Andrea Baracco e prodotto da Benvenuti srl e Lungta Film in collaborazione con il Teatro di Roma. Si tratta dell'unico spettacolo in rappresentanza del teatro Italiano al Festival.
Ad interpretarlo, ci saranno Giandomenico Cupaiuolo (Bruto), Roberto Manzi (Cassio), Ersilia Lombardo (Calpurnia), Lucas Waldem Zanforlini (Casca e Ottaviano), Livia Castiglioni (Porzia) e Gabriele Portoghese (Marc'Antonio).
Ecco cosa si legge riguardo il "Julius Caesar - Giulio Cesare" di Barraco nel sito internet del festival:
" Mentre il potere di Cesare cresce e minaccia di trasformarsi in una dittatura, coloro che gli sono più vicini tramano la sua caduta. In quest’opera di ambizione e devozione, fiducia e tradimento, Shakespeare narra la storia dell’assassinio più famoso della storia. In una nuova traduzione dai toni minimalisti del premiato drammaturgo Vincenzo Manna, il Giulio Cesare di Andrea Barraco viene ambientato in una Roma fantastica ma contemporanea. Lo spettacolo è stato inaugurato nell’antico e suggestivo teatro di Gualtieri [di Reggio Emilia, ndr], nel nord Italia, ed è stato successivamente trasferito nel prestigioso Teatro di Roma nella primavera del 2011. È la prima compagnia italiana a esibirsi allo Shakespeare’s Globe. "
Mentre, invece, ecco cosa dice Andrea Baracco nelle note di regia:
“ Nel Giulio Cesare Shakespeare mette in scena una società in via di estinzione (quanta lungimiranza!), una società colta esattamente nell’attimo terminale del proprio crollo, una società vittima del suo fallimento intellettuale, spirituale e politico. Shakespeare scatta una “fotografia” di una Roma livida e ferocemente allucinata dove sullo sfondo, al di là dei colli e dei monumenti, compaiono le nitide sagome di avvoltoi e di famelici cani rabbiosi pronti a scagliarsi con insaziabile violenza addosso a corpi mal conciati dal crollo fisico e nervoso. “
"Julius Caesar - Giulio Cesare" si terrà martedì 1° maggio alle 14,30 e mercoledì 2 maggio alle 19,30. Il costo del biglietto varia dalle 5 sterline (posto in piedi) alle 35 sterline (costo massimo per un posto seduto).
Il Globe Theatre di Londra è la perfetta riproduzione contemporanea del seicentesco Globe Theatre di Shakespeare. L'originale fu costruito nel 1599 nei pressi del ponte di Blackfriars, sulle rive del Tamigi, dalla compagnia in cui recitava il bardo inglese, i Lord Chamberlain's Men, guidata da Richard Burbage, ma venne distrutto da un incendio nel 1613. Fu ricostruito nel 1614, chiuso nel 1642 e demolito nel 1644. L'attuale struttura, inaugurata nel 1997, è una perfetta ricostruzione di quello dell'epoca shakespeariana. E' una struttura affascinante, costruita in legno di quercia, con un palcoscenico rialzato sormontato da gallerie in cui si recita; è preceduto da una platea, in cui il pubblico sta in piedi, che è circondata da gallerie sotto quali c'è la restante parte di platea con posti a sedere. Il tetto, per la platea vera e propria, non c'è: in alto, al centro, è aperto.
Come parte del World Shakespeare Festival, il Globe Theatre quest'anno ha intrapreso il suo progetto più ambizioso, mai affrontato prima: la rappresentazione di 37 commedie di Shakespeare in sole sei settimane a opera di compagnie teatrali di tutto il mondo.
Il "Globe to Globe festival" di Londra, organizzato quest'anno per la prima volta, più precisamente prevede l'allestimento di 37 drammi e 1 poema del bardo inglese William Shakespeare, da parte di 38 compagnie provenienti dai 5 continenti, ognuno nella propria lingua madre.
14 sono le compagnie europee, 4 americane (2 dal nord e 2 dal sud America), 1 dall'Oceania, 5 dall'Africa e il resto, 14, dall'Asia.
A niente vale la riflessione che, per esempio, in Inghilterra, USA, Sud Africa e Nuova Zelanda si parla pur sempre la stessa lingua, l'inglese. Infatti, ognuno di questi Paesi ha le proprie inflessioni dialettali o linguistiche da preservare. Pertanto, per esempio la pièce della Nuova Zelanda, sarà in lingua maori quella del Sud Africa in lingue IsiZulu, IsiXhosa, SeSotho, Setswana, Afrikaans, South African English.
A dar inizio alle danze, come si suol dire, sarà, questa sera, sabato 21 aprile (e in replica domani, domenica 22 aprile), la compagnia Isango Ensemble, di Città del Capo, Sud Africa, con lo spettacolo tratto dal grande poema narrativo "Venus & Adonis - U-Venas no Adonisi". A seguirla, il 23 aprile, giorno in cui, tradizionalmente, si ricorda la nascita (1564) e la morte (1616) di William Shakespeare, sarà la compagnia neozelandese Ngakau Toa, con la pièce "Troilus & Cressida - A Toroihi raua ko Kahira" (in replica anche il 24 aprile).
Qui vorrei aprire una breve parentesi riguardo la data di nascita del "cigno di Avon", William Shakespeare. Infatti, benchè il certificato di battesimo riporti come data il 26 aprile 1564 (e come da tradizione si riconduce la nascita ai 3 giorni precedenti, cioè il 23 dello stesso mese) e quello di morte riporti il 23 aprile 1616, bisogna notare che queste date sono indicate secondo il calendario giuliano, che era ancora in uso nell'Inghilterra elisabettiana in cui è nato e vissuto Shakespeare e che non corrisponde al nostro calendario o quello attuale, cioè quello gregoriano. A partire dall'ottobre 1582, infatti, in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Polonia, Lituania, Belgio, Olanda e Lussemburgo, è stato introdotto il calendario gregoriano, voluto da papa Gregorio XIII che, con una bolla papale aveva approvato i calcoli matematici ed astromici di Luigi Lilio secondo cui, rispetto alle stagioni ed al sole, si era in ritardo di 10 giorni. Per cui si portarono tutte le date avanti di 10 giorni.
Soltanto nel XVII secolo l'Inghilterra aderì al nuovo calendario.
Perciò, riportando le date inglesi dell'epoca al nuovo calendario (che corrisponde all'attuale calendario sia in Inghilterra che in Italia), Shakespeare sarebbe stato battezzato il 06 maggio 1564 (e sarebbe nato, secondo la tradizione dei 3 giorni prima, il 03 maggio) e sarebbe morto il 06 maggio del 1616.
Pertanto, se qualcuno volesse sapere chi calcherà le scene del teatro di Shakespeare il giorno della nascita/morte del geniale drammaturgo inglese, la risposta è che è tratta della compagnia Q brothers, di Chicago, USA, che porterà in scena lo spettacolo "Othello - Othello: The Remix", cioè la versione hip hop della famosa tragedia.
In ogni caso, le opere drammatiche del "cigno di Avon", sia quelle che riguardano i re inglesi, sia quelle che affondano le radici in territorio italiano, spagnolo, ebraico, greco o cipriota, verranno allestite tutte e le compagnie che le porteranno in scena saranno le più prestigiose del globo terrestre (in inglese "globe").
Ad allestire il dramma "Henry VIII - Enrique VIII", sarà una compagnia spagnola, Rakatà, di Madrid, legata alla pièce dalla stessa nazionalità della protagonista, Caterina d'Aragona, e che sarà in scena il 29 e 30 maggio.
La commedia a sfondo ebraico, "The merchant of Venice", invece sarà allestita dalla compagnia di lingua ebraica, Habima National Theatre, di Tel Aviv, Israele.
Aspettatissimo anche il ritorno del regista lituano Eimuntas Nekrosius alla direzione dell'"Hamlet - Hamletas", con la compagnia Meno Fortas. Il leggendario regista, che già nel 1996 era stato acclamato per la regia dell'"Amleto", sarà presente al "Globe to Globe festival" con una nuova versione dell'opera, il 02 e 03 giugno.
La lunga tragedia "Henry VI - Henri VI" è stata suddivisa in 3 parti allestite dalle tre compagnie balcaniche ospiti: Part 1 sarà messa in scena dal National Theatre di Belgrado in associazione con Laza Kostic Fund, di Belgrado (Serbia), Part 2 sarà allestita dal National Theatre of Albania di Tirana (Albania), Part 3, invece, dal National Theatre di Bitola, (Macedonia). Le parti andranno in scena nel pariodo tra l'11 e il 13 maggio.
L'"Henry IV - Enrique IV", invece, è stato suddiviso dalle due compagnie di lingua spagnola provenienti dal sud America, la Compañia Nacional de Teatro di Città del Messico (Messico) e la Elkafka Espacio Teatral di Buenos Aires (Argentina) in scena dal 14 al 16 maggio.
Le tavole del palcoscenico del Globe rasanno calcate anche da altre prestigiose entità teatrali, come ad esempio il National Theatre of China, di Pechino (Cina), con lo spettacolo "Richard III", il 28 e 29 aprile, la compagnia Dhaka Theatre, di Dhaka (Bangladesh), con lo spettacolo "The tempest", il 07 e 08 maggio, la compagnia Marjanishvili Theatre, di Tblisi (Georgia), con lo spettacolo "As you like it", il 18 e 19 maggio.
E poi, ancora, saranno presenti compagnie provenienti da Francia, Germania, Polonia, Bielorussia, Russia, Grecia, Turchia, Armenia, Palestina, India (Indi e Gujarati), Pakistan (Urdu e persiano dari), Korea, Hong Kong, Giappone, Brasile, Sudan, Nigeria, Zimbabwe.
Ci sarà perfino un'intera pièce shakespeariana nel linguaggio inglese dei segni (bsl), allestita da Deafinitely Theatre, di Londra, Inghilterra, con "Love's labour's lost", in scena il 22 e 23 maggio.
A chiudere il festival, invece, sarà la compagnia che gioca in casa, la Shakespeare's Company con lo spettacolo "Henry V", il 7, 8 e 9 giugno e le cui repliche continueranno in estate fino a data da destinarsi.
Non sarà, quindi, un caso che il claim dell'evento sia "O for a muse of fire...", frase detta dal coro dell'Enrico V per invitare l'ascoltatore a seguirlo nel viaggio dell'immaginazione.
Nella brochure informativa si legge:
" We are bringing together artists from all over the globe, to enjoy speaking these plays in their own language, in our Globe, within the architecture Shakespeare wrote for. "
" Many of the world’s greatest directors, over six hundred actors from all nations, and audiences from every corner of our polyglot community, will assemble to celebrate the stories, the characters and the relationships, which are etched into all of us. Shakespeare is the language which brings us together better than any other, and which reminds of our almost infinite difference, and of our strange and humbling commonality. And above all there are the plays themselves, plays which have travelled far and wide, and which on their travels have midwifed new theatre cultures, spread light and laughter, and helped nations, new and old, to define themselves. "
Insomma, una grande opportunità per assistere alle commedie di Shakespeare presentate in varie lingue al teatro Globe di Londra, dove sono state rappresentate originariamente quasi tutte dallo stesso autore.
Sono previste diverse offerte di prezzi per i ticket in modo da accontentare tutte le richieste, da chi vuole vedere un solo spettacolo, a chi li vuole vedere tutti e 37 (£ 100).
In aggiunta a tutto questo, domenica 22 aprile, per tuta la giornata, sarà possibile assistere gratuitamente alla lettura dei sonetti di Shakespeare in oltre 20 differenti lingue.
Per info:
https://www.shakespearesglobe.com/
https://globetoglobe.shakespearesglobe.com/
www.giuliocesare.info